Commento ai Numeri

Commento ai numeri del movimento cooperativo

Rapporto 2012

Nel 2012 il prodotto mondiale è cresciuto del 3,2%, contro il 4,0 del 2011. Il rallentamento ha interessato sia le economie avanzate, il cui tasso di sviluppo è diminuito all’1,2% (dall’1,6 del 2011), sia quelle emergenti, dove la crescita è scesa dal 6,4 al 5,1%.

I modesti risultati dell’attività economica nei principali paesi avanzati hanno riflesso gli effetti della crisi del debito sovrano nell’area dell’euro e l’incertezza in merito alla politica di bilancio negli Stati Uniti. In questo paese, come in Giappone, la crescita del PIL è stata modesta; ha ristagnato nel Regno Unito; è stata negativa nell’insieme dell’Unione europea.

Nei principali paesi emergenti e in via di sviluppo il ritmo di espansione del prodotto è stato tra i più bassi dell’ultimo decennio, frenato dal forte rallentamento della spesa per investimenti e dall’indebolimento della domanda estera. In Cina nella prima metà dell’anno l’attività economica ha ancora risentito delle misure restrittive al settore immobiliare introdotte nel 2011; successivamente ha inciso negativamente il calo di fiducia delle imprese più orientate alle esportazioni. In Brasile e in India gli investimenti hanno risentito delle rigidità dell’offerta, essenzialmente dovute ai ritardi nelle riforme strutturali e all’incertezza del quadro regolamentare. In Russia la flessione degli introiti da esportazioni di petrolio ha indotto un rallentamento della spesa pubblica e degli investimenti nel settore estrattivo.

L’orientamento espansivo della politica monetaria nelle maggiori economie avanzate si è ancora accentuato, in assenza di pressioni al rialzo sui prezzi. I tassi di riferimento si collocano su livelli straordinariamente bassi; si è accresciuto inoltre il ricorso a misure non convenzionali. Tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2013 la Riserva federale ha innovato la strategia di conduzione e comunicazione della politica monetaria, per aumentare la trasparenza sull’evoluzione futura dei tassi di riferimento; la Banca del Giappone ha annunciato nuove e decise misure di stimolo monetario, per intensificare e rendere più credibile l’azione di contrasto della deflazione.

Negli Stati Uniti alcuni importanti accordi in materia di politica di bilancio tra l’Amministrazione e il Congresso hanno permesso di evitare la forte restrizione che a legislazione vigente avrebbe avuto luogo all’inizio del 2013 (fiscal cliff). Le incertezze circa l’evoluzione delle finanze pubbliche non si sono, tuttavia, dissipate, non essendo stato ancora approvato il bilancio per il prossimo esercizio finanziario, né definito un piano di riequilibrio a più lungo termine. In Giappone, nonostante l’elevato livello del debito pubblico, all’inizio del 2013 il governo appena eletto ha introdotto nuove misure di bilancio espansive, per circa due punti percentuali di PIL. Nel Regno Unito è proseguito, seppur più lentamente rispetto alle previsioni iniziali, il percorso di consolidamento dei conti pubblici avviato nel 2010.

Nei principali paesi emergenti le politiche monetarie sono rimaste prudenti, sia per il riemergere di spinte inflazionistiche, in India e in Russia, sia per i timori di un eccessivo surriscaldamento del mercato immobiliare, in Cina. In Brasile, invece, l’allentamento delle condizioni monetarie è stato più intenso, per contrastare l’indebolimento dell’attività economica. L’azione di sostegno delle politiche di bilancio ha operato principalmente attraverso gli stabilizzatori automatici; in alcuni paesi emergenti la dinamica del debito ha ripreso una traiettoria discendente, lasciando più ampi margini di intervento.

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Analisi Previsionale

IMOLAINSIEME
ANALISI PREVISIONALE 2013

 

Alleanza delle Cooperative Italiane Imola

Via Emilia, 25 - 40026 Imola (BO) Tel. 0542 - 35382 / 35215 Fax 0542 – 30516

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Il metodo adottato, per effettuare questa analisi previsionale relativa al 2013, è basato sulla predisposizione di un questionario sottoposto ad un numero estremamente rappresentativo di Cooperative ed Imprese aderenti a Confcooperative Bologna – Circondario Imolese e Legacoop Imola, che fanno riferimento all’Alleanza delle Cooperative Italiane Imola.

L'indagine ha riguardato un vasto campione di Cooperative ed imprese, che è rimasto sostanzialmente fisso negli anni, divenendo la ricorrente base di indagine.

Questo campione statistico, costituito da 56 Imprese ed articolato nei vari settori/comparti di attività, rappresenta una percentuale estremamente significativa sia in termini di fatturato, che di occupati, rispetto all’insieme delle Imprese aderenti.

Andamento per settore

Il 58,9% (54,2% lo scorso anno) delle Imprese intervistate ritiene che nel 2013 l’andamento del proprio settore di attività si manterrà sostanzialmente stabile rispetto al 2012. Un 1,8% (5,1% lo scorso anno) segnala una previsione di crescita ed un altro 39,3% (40,7% nel 2012) una diminuzione. Su questo versante si registrano alcune diversità sulla base del settore di appartenenza e della dimensione imprenditoriale ma soprattutto, rispetto alle valutazioni espresse nello stesso periodo dello scorso anno, si evidenzia una marcata diminuzione delle previsioni di crescita, ormai quasi azzerate, a fronte di un ulteriore incremento del dato relativo alla stabilità e di una leggera flessione di previsioni di diminuzione dell’andamento del settore. In generale possiamo pertanto affermare che risultano accentuati i segnali improntati alla stabilità, per il perdurare di incertezze ed instabilità, accanto ad un marcato ulteriore ridimensionamento di segnali di crescita, che portano alla previsione, di un anno abbastanza allineato con le tendenze del 2012 e pertanto ancora caratterizzato da problematicità.

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